Prestazioni mediche

La medicina interna si occupa delle malattie dei diversi organi e apparati, quali apparato respiratorio, apparato cardiovascolare, apparato digerente, reni, sistema emopoietico, sistema endocrino, a cominciare dalle malattie infettive, immunitarie, reumatiche e degenerative croniche. È quindi una materia fortemente interdisciplinare, il cui compito è quello di trattare anche pazienti complessi, affetti da una o più patologie, o che presentano un insieme di sintomi che riguardano vari organi, e che quindi non sono di competenza specifica di un singolo specialista. In questi casi, il medico specialista in medicina interna riesce solitamente ad effettuare una diagnosi e ad agire in maniera efficiente nei confronti di questi pazienti. La figura che esercita la professione di “internista”, ovvero di “medico specialista in medicina interna” è colui che ha piena padronanza delle conoscenze mediche di base, oltre le nozioni di emergenza medica e prevenzione. Sono specializzati nel trattamento di pazienti con sintomi acuti o soggetti con patologie croniche multi – organo. 

Per ottenere il titolo di medico internista, è necessario aver concluso il percorso di studi universitario della durata di sei anni in Medicina e Chirurgia e aver ottenuto il diploma di Specializzazione in Medicina Interna. Questo corso prevede una formazione che interessa diversi campi come quello della fisiopatologia medica, della semeiotica medica funzionale e della semeiotica medica strumentale. Altri settori di interesse sono la metodologia clinica, la clinica medica generale, la terapia medica con particolare attenzione alla medicina d’urgenza, la geriatria, la gerontologia, l’allergologia e l’immunologia clinica. 

Da molto tempo la scienza ha osservato che la comparsa e il decorso di alcuni sintomi o malattie sembrano essere in rapporto con eventi e situazioni esterne (stressor) che producono ansia, stress e sono accompagnate da emozioni spiacevoli protratte nel tempo. Talvolta queste situazioni sono prodotte dallo stile di vita tipico di una società in un determinato periodo storico, altre volte sono legate alla rete di rapporti interpersonali di un individuo, altre volte ancora possono semplicemente emergere dalla fantasia o dalla immaginazione dell’individuo. La medicina ufficiale non sempre riesce a spiegare le cause di alcune malattie basandosi solamente sugli aspetti chimici e fisici dell’organismo. La psicosomatica studia la relazione tra un sintomo o malattia somatica e i fattori psichici alla base della loro origine. Quello che avviene nel nostro corpo o nella nostra psiche ha sempre un corrispettivo simbolico. E’ di questo simbolismo che il paziente deve prendere consapevolezza a volte del disagio con l’aiuto del medico specialista.

Le emozioni possono essere viste come il tramite, psicologico e fisiologico, tra eventi o situazioni stimolanti e i precursori dei disturbi e delle malattie psicosomatiche. Le emozioni fanno parte della nostra vita psichica e intervengono nello scambio continuo tra individuo e ambiente. Una ricca vita e intelligenza emozionale ed un’adeguata gestione delle emozioni diventano costituenti essenziali della vita stessa, ma la loro mancanza, insufficienza o alterazione possono contribuire al disagio.

Alcune malattie come l’ipertensione arteriosa primitiva, l’asma bronchiale, l’ulcera gastrica e duodenale, il colon irritabile, alcune malattie della pelle (es. la psoriasi) hanno una genesi multifattoriale tra cui anche quella psicologica. Nel sintomo psicosomatico o quando diventa vera e propria malattia psicosomatica, la sofferenza trova una via di scarico immediata nel soma e le emozioni, seppur presenti, non vengono percepite (questo atteggiamento è presente nel soggetto e viene definito “alexitimia”). La persona si presenta come incapace di accedere al suo mondo emotivo e a trovare connessioni tra rabbia, frustrazione, stress e manifestazione somatica. La psicosomatica si avvale di tecniche differenti tra cui la psicoterapia di derivazione psicoanalitica e alcuni tipi di terapie centrate sul corpo. Tra le più importanti: l’ analisi bioenergetica, le tecniche di rilassamento e respiratorie e il biofeedback.